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ABELE BENINI

Abele Benini
Abele Benini vive e lavora a
Leno (BS) in via Moretto, 9
Tel. 030.90.67.525
website: www.arteitaliana.net/Benini
Alcune opere di Abele Benini:

...La passione per la pittura e la scultura è nata con me,
mi sono sempre divertito a pasticciare con la terra,
Un giorno ho preso un pezzo di legno
e ho cominciato ad intagliarlo...

(Abele Benini)


Il maestro scultore Abele Benini è nato a Leno (BS) nel 1934, dove tutt'ora risiede. Prima di dedicarsi completamente alla vita artistica, ha praticato il duro apprendistato del lavoro.
Giovane muratore, nel 1952 trova a Milano una camera d'affitto nella casa di una coppia di giovani mantovani. Trova un valido rifugio e la possibilità di frequentare una scuola serale di disegno e pittura, dove può cominciare a dare un senso alla sua passione per la matita e per il pennello e colmare inoltre il vuoto ed il freddo delle serate milanesi. La Sua fiamma artistica ed il duro lavoro del muratore non fiaccano il generoso temperamento, ma nel 1974 un serio infortunio lo costringe a cambiare attività ed a trovare impiego come infermiere presso l'ospedale di Leno.
Continua a disegnare ed a dipingere, alla ricerca di quella perfezione che ogni artista sogna; colleziona mostre, premi e riconoscimenti, ma cerca e vuole qualcosa di più.
Ritiratosi in pensione, un giorno si trova a tu per tu sulla riva di un fiume con un ceppo di pianta, sradicato dall'acqua e consumato dal tempo. Quella forma contorta ed aggrovigliata lo folgora come un fulmine a ciel sereno. Comprende nel lampo di un attimo che quella prospettiva, quei chiaroscuri e quelle sfumature, che stava cercando nella pittura, ora le avrebbe potute realizzare nella scultura, dove le dimensioni hanno una misura da controllare, come il ritmo nella musica, come la parola nel pensiero.
Dal 1994 si è completamente dedicato alla scultura del legno, scoprendo le forme di quelle immagini, che aveva sempre inseguito, nelle radicature del noce, nelle nodosità dell'ulivo, nelle fluidità del ciliegio. Il duro materiale, lavorato e cesellato con fatica, è scavato e modellalo fino a prendere vita. Le scene agresti della realtà contadina in cui era nato si materializzano in splendide composizioni, che celebrano la vita dei campi ed il rito della vendemmia, lo spirito religioso del presepe ed il lavoro in comunione con gli animali, la gente della Bassa Brasciana ed il sacrificio del maiale nel mese di novembre. Questi pezzi di magica realtà, che sono la spiritualità intensa di Abele Benini, non conoscono l'ausilio di alcun utensile elettrico, né la magia di colle invisibili. Sono tutti ricavati da un pezzo unico ed originale di legno naturale, che richiede lunghi mesi di faticoso lavoro. Così alla fine si compie il miracolo che lascia senza fiato; la cura del dettaglio ti toglie la paura di non capire: la luce delle proporzioni ti fa entrare all'interno della scultura.
L'Artista Abele Benini ha presentato numerose mostre personali e collettive ricevendo grandi consensi di pubblico e di critica, vincendo quasi sempre il 1° Premio in diversi concorsi, tra cui Brescia, Piacenza, Modena e altre città. Partecipa da anni alle manifestazioni del Circolo Artisti in Piazza e Feste con l'Arte. Nel 2011 è stata allestita una mostra personale del Maestro Benini nel salone presso la Sede del Circolo Culturale Don Emilio Verzeletti.
Fino ad oggi nessuno è riuscito a convincere il Maestro Benini a vendere una sola delle Sue opere.


Dicono di lui:

E' da apprezzare l’impegno artigianale, con la mente legata alle pulsioni della cultura del luogo, realizzate attraverso una maestria degli strumenti d’intaglio. Le forme si susseguono con ritmi tesi e distesi nell’intento di portare un messaggio di tipo primitivo antropologico.

La Giuria - Carpenedolo (BS)


Lavora solo ed esclusivamente blocchi di legno, quasi sempre in noce, dai quali ricava soprattutto momenti di vita contadina, ma anche scene sacre: ha realizzato un presepio in un pezzo unico, che gli è costato sei mesi di lavoro… nel vedere le sculture, un intenditore è rimasto talmente impressionato che, pur di portarne a casa una, ha offerto una decina di milioni. Com’è finita? L’intenditore ha messo via il portafoglio ancora pieno, le sculture sono tornate a casa di Abele..

(Giantonio Frosio – Giornalista)


Sculture classiche che sbocciano da pezzi unici di tronchi d’albero. [..]
Le sculture di Benini si rifanno all’arte sacra, con scene di Natività, della passione di Cristo, materializzando volti di Gesù, ma sono ispirate alla vita rurale e contadina con scene inerenti il lavoro nei campi o nella vigna.

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